Neuria

Parkinson e tecnologia

Parkinson's-Technology

Il ruolo della tecnologia nel morbo di Parkinson
Il morbo di Parkinson è una condizione neurologica progressiva che colpisce il cervello e provoca un deterioramento nel tempo. Nella maggior parte dei casi, questa malattia colpisce persone oltre i 50 anni benché siano stati segnalati casi di persone più giovani.

La tecnologia digitale per la salute come le app, i sensori indossabili e quelli senza contatto, le applicazioni per smartphone, la telemedicina stanno aiutando immensamente i pazienti diagnosticati con il morbo1 di Parkinson in questo momento di allarme dovuto al Covid-19.

La tecnologia è così avanzata da consentire il monitoraggio delle condizioni dei pazienti e l'identificazione dei sintomi comportamentali quando i pazienti indossano i sensori a casa. Ne consegue che, i problemi di sonno possono ora essere monitorati anziché in laboratorio. In modo analogo, gli strumenti digitali permettono di misurare tremori, movimenti incontrollati e cadute, nonché di valutare oggettivamente l'effetto delle terapie. Tutto ciò porta a una migliore comprensione dei processi patologici variabili nel tempo e forniscono risultati più accurati.

Queste applicazioni tecnologiche hanno anche cambiato il modo in cui la ricerca clinica è stata condotta al momento della pandemia, dato che gli studi clinici decentralizzati si stanno espandendo e un maggior numero di valutazioni si stanno spostando dalle cliniche all’ambiente domestico e ai dispositivi mobili. Anche le terapie, come la terapia della parola e del linguaggio, che richiedevano frequenti visite in clinica, vengono ora condotte tramite la terapia digitale a distanza2.

La tecnologia digitale per la salute come le app, i sensori indossabili e quelli senza contatto, le applicazioni per smartphone, la telemedicina stanno aiutando immensamente i pazienti diagnosticati con il morbo1 di Parkinson in questo momento di allarme dovuto al Covid-19.

E non è tutto. Un'altra tecnologia che ha aiutato immensamente i pazienti di Parkinson è la stimolazione cerebrale profonda (DBS). Questa tecnologia migliora la qualità della vita dei pazienti trattando i sintomi motori come i tremori, la rigidità e il rallentamento dei movimenti. Ha anche migliorato i segnali elettrici e li ha resi più adattivi rispetto alle fluttuazioni dei sintomi, sostituendo i segnali costanti predeterminati dal medico. Di conseguenza, questi sensori consentono ora di monitorare con precisione i movimenti e i segnali neurofisiologici del cuore, del cervello e dei muscoli.

Tuttavia, non è possibile per i pazienti indossare più dispositivi per monitorare i loro sintomi, pertanto tali dispositivi, come gli accelerometri, vengono installati in smartwatch e smartphone per facilitare la raccolta di informazioni per gli studi clinici. I dati vengono anche trasmessi a distanza in modalità wireless e caricati automaticamente in database basati su cloud.

Un'altra tecnologia che sta aiutando la diagnosi dei malati di Parkinson è l'intelligenza artificiale o IA. Gli algoritmi di IA analizzano i dati ottenuti dagli accelerometri o dai sensori indossati dai pazienti, identificano i movimenti compromessi dalla malattia e analizzano la gravità dei sintomi. Si ritiene che questa tecnologia sia utile per gli studi clinici, poiché aiuta ad analizzare i dati raccolti.

Le app mobili vengono utilizzate in modo analogo per tracciare le tendenze dei sintomi. È stata condotta una ricerca su come un'app che sfrutta l'uso dello smartphone e i sensori di movimento possa essere usata per misurare i sintomi tramite la combinazione del tocco dello smartphone e di alcune domande di autovalutazione. L'accuratezza di tale valutazione dei dati è risultata essere dell'80%.

In uno studio simile, un'app è stata utilizzata con successo per tracciare le dosi di farmaci somministrati ai pazienti e i tempi di somministrazione unitamente ai sintomi. Il vantaggio dell'uso di queste app deriva dal fatto che inviano notifiche e promemoria ai pazienti. oltre a fungere da clinica virtuale3 per i pazienti.

Fortunatamente, in quest'epoca di pandemia, le tecnologie digitali hanno migliorato tutti gli aspetti della diagnosi e del trattamento del morbo di Parkinson. Grazie a queste tecnologie, la raccolta delle informazioni, il monitoraggio dei sintomi e la diagnosi della malattia sono più facili grazie al miglioramento della raccolta dei dati forniti da dispositivi medici, dispositivi indossabili, app e IA. La pandemia è destinata a restare come fortunatamente lo sono anche le tecnologie che potranno solo migliorare nel tempo.

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